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martedì 15 novembre 2016

IL CAVALLO MURGESE

1.STORIA
2.LUOGO D'ORIGINE, ATTITUDINI E CARATTERE
3.MORFOLOGIA
4.FOTO
5.INFO


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STORIA
Il cavallo Murgese prende il nome dalla zona d'origine, l'altopiano delle Murge, tra le province di Taranto, Bari e Brindisi. alcune tradizioni farebbero risalire l'origine della razza ai cavalli di Federico II di Svevia, altre ne collocano la nascita nel XV secolo, all'epoca della dominazione spagnola, con gli incroci, ad opera del Conte di Conversano, di fattrici locali con stalloni di origine napoletana, andalusa (di cui sono ben evidenti i tratti tuttora), araba e orientale-africana. Questa razza a sangue misto fu, inoltre, molto utilizzato per il tiro leggero per tutto il Novecento, grazie alla sua robustezza e al fascino del suo mantello nero, lucente.



LUOGO D'ORIGINE: Puglia (Murge)
CARATTERISTICHE: Viene allevato nelle Murge pugliesi, una regione collinare, ricca di pascoli e di boschi. Robusto e volenteroso è utilizzato per incrociarsi con cavalli più leggeri, dando vita a cavalli da sella che risultano di ottima struttura e indole. Il Murgese è oggi utilizzato per equitazione, tiro leggero e turismo equestre.


MORFOLOGIA:
Mantello: Morello, grigio ferro testa di moro (roano)
Altezza al garrese: min 155cm- max 168cm nei maschi e min 150cm- max 162cm nelle femmine
Testa: a profilo piano o leggermente montonino, tendenzialmente pesante, fronte larga con grande ciuffo, orecchie regolari, occhi grandi ed espressivi, narici ampie e mobili;
Collo: muscoloso, ben portato e bene attaccato, con abbondante criniera;
Spalla: leggermente inclinata e muscolosa;
Garrese: di buona conformazione e ben attaccato alla spalla;
Dorso: orizzontale e ben sostenuto;
Lombi: corti e muscolosi;
Groppa: proporzionata e muscolosa, mediamente inclinata, tendenzialmente più alta del garrese alla croce;
Petto: largo e muscoloso;
Torace: ben sviluppato;
Arti: solidi con avambraccio mediamente lungo;
Articolazioni: ampie e spesse;
Andature: sciolte; passo sicuro e trotto cadenzato;
Appiombi: regolari;
Piede: regolare, ben diretto con unghia compatta e nera.

Difetti che comportano l'esclusione dal Registro Anagrafico: mantello maltinto o rabicanato o con focature. Macchie bianche alla testa o agli arti. Profilo camuso; gravi tare che pregiudicano la funzionalità o che danno luogo a eredo-predisposizioni. Unghia bianca.


FOTO

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grigio ferro testa di moro
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info: ARCM


Ho scoperto da poco questa bravissima pittrice, Marcia Baldwin e mi sono innamorata follemente dei suoi dipindi. Questi sono alcuni dei tanti....:P










info: www.marciabaldwin.artspan.com

Il cavallo maremmano



1. storia
2. luogo d'origine, attitudini
3. morfologia e carattere
4. foto
5. info


1.
Storia:
Il cavallo maremmano ha origini antichissime che risalgono alla civiltà etrusca. Successivamente incrociato con diversi tipi genetici introdotti nel corso dei secoli dai popoli che si sono succeduti nel dominio della maremma tosco-laziale. Storicamente era allevato come cavallo da lavoro, tipica utilizzato dai butteri maremmani per la gestione delle mandrie, ed eccellente cavallo da sella ampiamente adoperato dall'esercito italiano.
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Nel 1500 sia lo Stato Pontificio che il Granducato di Toscana erano molto interessati a questo cavallo, ma in due modi differenti: il papato preferiva cavalli robusti dal manto scuro, invece il Granducato preferiva cavalli bai e leggeri. Così alla fine dell' Ottocento, inizio Novecento il maremmano è stato incrociato con il Purosangue Inglese, per rendere le forme più armoniose e farne un cavallo sportivo più prestante.

2.
LUOGO D'ORIGINE: Toscana e alto Lazio
attitudini
ATTITUDINI: questa razza è impiegata come cavallo da sella, salto,tiro leggero, bestiame e lavori agricoli. Attualmente la selezione si orienta verso due criteri: produzione di cavalli sportivi per il salto ostacoli e produzione di soggetti resistenti e nevrili per i tradizionali impieghi come cavalli da sella per il lavoro e il turismo equestre.
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3.
Caratteristiche:
Il mantello può essere baio o morello, il sauro è ammesso solo nelle femmine. Macchie, liste e balzane sono ammesso, in caso di quest'ultime però non possono superare le articolazioni mediane.
Il carattere è equilibrato, energico e instancabili, è un cavallo rustico e frugale con zoccoli molto resistenti.
L'altezza media è di 1,58m per i maschi e 1,56m per le femmine.
Morfologia:
Testa: mediamente lunga con profilo tendenzialmente montonino o rettilineo, occhi grandi e vivaci ed orecchie attente;
Collo: muscoloso, mediamente lungo coperto da una criniera folta;
Garrese: asciutto e pronunciato;
Dorso: muscoloso e ben diretto;
Lombi: brevi e larghi;
Groppa: ampia e tendenzialmente spiovente;
Coda: con abbondanti crini;
Petto: largo, muscoloso e ben disceso;
Torace: ampio e profondo;
Spalla: tendenzialmente lunga e obliqua;
Coscia e natica: muscolose con profilo non eccessivamente convesso;
Arti: robusti e non troppo slanciati, con avambraccio lungo, stinco breve e largo con tendini ben distaccati, garretto ampio, asciutto, netto e ben diretto, pastorale corto ma non dritto con zoccolo resistente, largo e forte.

4. FOTO

   
 




 


 



5.
 per vedere il pdf della scheda morfologica lineare vedi il seguente link:
scheda_morfologica_lineare_del_cavallo_Maremmano.pdf
e per maggiori info vai su:
www.anamcavallomaremmano.com

venerdì 12 febbraio 2016

GHIOTTONE

Tozzo e simile ad un orso, procede a lunghi balzi nella neve, cacciando prede che vanno dai cervi alle lepri, agli uccelli, ai topi. Si ciba di carcasse di renne, spezzando la carne e le ossa congelate con le mandibole possenti. Vive da solo in una tana costruita tra radici e rocce ed è attivo di giorno e di notte.
FAMIGLIA: MUSTELIDAE
SPECIE: Gulo gulo
ALTEZZA AL GARRESE: peso oscilla tra i 9 e i 18 kg
COMPORTAMENTO: Solitario
GESTAZIONE: 30-50 giorni
PICCOLI: 1-6
DIMENSIONI: Lunghezza del corpo:65-105 cm. Coda: 17-26 cm.
DISTRIBUZIONE: Canada, Usa nord-occidentale, Europa settentrionale, Asia nord-orientale. Nella tundra e nelle foreste di conifere
GHIOTTONEFile:Gulo gulo 02.jpg

Crisocione

Descritto a volte come una Volpe comune sui trampoli per le sue caratteristiche zampe lunghe e scure, ha i piedi neri che sembrano rivestiti da calze. Oltre al pelo giallo-rossiccio e a una stria colorata più scura che corre dalla nuca al dorso, ha criniera eretta e muso scuro. La coda lunga e pelosa è scura, ma può essere più chiara, a volte anche bianca. Abitante delle praterie aperte o delle zone cespugliose, lo si può trovare mentre scruta sopra la vegetazione in cerca di prede o di potenziali pericoli. è  attivo al tramonto e di notte e ha una dieta varia che comprende conigli, uccelli, roditori, larve di insetti e formiche, così come frutti e bacche. è risaputo che il crisocione uccida piccoli capi di bestiame domestico, specialmente pollame, e in alcune aree viene cacciato come animale nocivo, sebbene venga anche allevato come animale domestico. Femmina e maschio formano coppie monogame che condividono il territorio e si accoppiano ogni anno, normalmente in maggio o in giugno. Comunque, si vedono raramente insieme negli altri periodi dell'anno.
DIMENSIONI: Lunghezza del corpo: 1,2-1,3. Coda: 28-45 cm.
FAMIGLIA: CANIDAE
SPECIE: Chrysocyon brachyurus
ALTEZZA AL GARRESE: fino a 85 cm
PESO: varia dai 20 ai 25 kg,
GESTAZIONE: 62-66giorni.
PICCOLI: 1-5
DISTRIBUZIONE: Sud America meridionale e centrale. In una grande varietà di habitat aperti, comprese le praterie e le aree agricole.
COMPORTAMENTO: Solitario
NOTE: Probabilmente beneficia degli stadi iniziali della deforestazione, ma l'uso intensivo dei terreni per la coltivazione porta alla perdita dei suoi habitat influenzando negativamente questa specie. Le malattie sono un'altra seria minaccia per la sopravvivenza.
LUPI RUMOROSI
I Crisocioni producono numerosi suoni che si sentono normalmente di notte. Le dispute per i territori evocano i tipici ringhi dei cani. Anche un abbaiare gutturale scoraggia gli intrusi e probabilmente aiuta le coppie territoriali a mantenersi in contatto sonoro.
MUOVERSI TRA L'ERBA
Non è un corridore molto veloce. Le lunghe zampe sono più un adattamento all'habitat, che include aree con praterie alte.

 File:Chrysocyon Brachyurus.jpg   

martedì 15 dicembre 2015

Il cervo

Le loro corna sono chiamate palchi, che nei maschi adulti possono raggiungere i 175 cm. Nel maschio esse cadono a Febbraio e ogni anno ricrescono in primavera.
Durante il giorno il cervo sta quasi sempre al riparo ed esce a brucare solo verso mezzanotte e al mattino.
Durante la stagione degli amori, il maschio raggruppa intorno a se fino a 12 femmine. Esso marca il territorio, emette bramiti profondi e lotta con gli altri individui dello stesso sesso.
Il bramito è lo strumento di lotta tra i maschi: quello che emette il bramito più intenso si afferma come il più forte.
Le femmine sono più piccole e prive di corna, danno alla luce un solo cucciolo dopo una gestazione di 8 mesi.
I cervi hanno una dieta a base di erba, germogli, foglie, fiori, frutti, semi e corteccia.


KONICA MINOLTA DIGITAL CAMERA  

Pipistrello Orecchione


GENERE: Plecotus
FAMIGLIA:Vespertilionidi
HABITAT: diffuso in Europa, vive nei boschi decidui e conifere, nei parchi e giardini cittadini fino a 2.350 metri di altitudine. Tollera gli ambienti antropici.
DIETA: insetti

La pelliccia è lunga, soffice e lanosa. Le parti dorsali variano dal marrone al bruno-grigiastro, mentre le parti ventrali sono più chiare. Il muso è conico, bruno e con una maschera più scura intorno agli occhi e alla bocca. Le orecchie sono enormi, ovali, marroni, unite sulla fronte da una sottile membrana cutanea. Le membrane alari sono marroni e semi-trasparenti. Le dita dei piedi sono ricoperte di peli brunastri e munite di robusti artigli marroni.

CICLO VITALE
Settebre - Ottobre
Migra verso rifugi invernali

Novembre
I pipistrelli durante l'inverno sopravvivono im grotte con un ambiente adatto al letargo.

Dicembre - Gennaio - Febbraio
Essi si spostano in zone estive

Marzo
Le femmine gravide si aggregano in gruppi in cui possono esserci presenze maschili

Aprile - Maggio
Avvengono i parti

Giugno - Luglio - Agosto
Le colonie riproduttive si sciolgono e per la maggior parte delle specie inizia il periodo degli accoppiamenti

Vedere al buio:
I pipistrelli utilizzano l'ecolocalizzazione, grazie al quale possono riconoscere contemporaneamente tutti gli oggetti vicini: terreno, rocce, alberi, rapaci notturni, altri pipistrelli.
I pipistrelli cambiano la frequenza e la rapidità degli impulsi sonori in modo da distinguere i diversi tipi di informazione sulle prede, per esempio la loro distanza e la loro velocità. Gli animali che usano la ecolocalizzazione emettono suoni che non sono udibili dall'orecchio umano, e sono poi in grado di calcolare l'angolazione e la qualità dell'eco che rimbalza sugli oggetti solidi presenti nelle vicinanze.







post creato insieme a Jacopo T.